Qualificazione dell’HSE manager: UNI 11720 e certificate
- Aprile 2, 2020
- Posted by: Antonio Pedna
- Categoria: Formazione, Selezione del personale, Standard
Il mondo del lavoro è diventato estremamente competitivo: la generazione passata ha preso un diploma tecnico o una laurea e ci ha campato per tutta la vita professionale. Sì, i migliori si sono impegnati nell’approfondimento delle conoscenze e nell’acquisizione di nuove competenze, ma questo lavoro era più la conseguenza di una passione personale e professionale, e non certamente un requisito statutario. Oggi tutto è cambiato: un laureato appena uscito dall’università è considerato dal mondo del lavoro una specie di infante, deve fare un tirocinio prima di essere considerato pienamente un professionista.
In seguito, per tutta la vita, dovrà cercare occasioni per mantenere le sue competenze, la formazione continua. Non è finita: per alcuni ruoli la legge pretende un sovrappiù di conoscenze; è il caso della sicurezza, con i ruoli di addetto o responsabile del servizio prevenzione e protezione, o di coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili di costruzioni. Infine il mercato: committenti e datori di lavoro hanno ulteriormente alzato il livello, privilegiando la scelta di professionisti in possesso di titoli in grado di dimostrare ulteriori competenze: i master e i certificate. Fino a qualche tempo fa, la strutturazione di questi requisiti di istruzione superiore, era prerogativa principalmente del mondo anglosassone. Il NEBOSH, National Board in Occupational Health and Safety, traducibile come Commissione nazionale d’esame in materia di salute e sicurezza sul lavoro, è una delle organizzazioni indipendenti più note, che offre una gamma di qualifiche HSE dal livello base al livello professionale, con oltre 300.000 riconoscimenti di diverso livello, rilasciati dal 1979, anno della sua fondazione, al 2018. In certe aree del mondo, il possesso di un NEBOSH certificate è una condizione minima per accedere al mercato del lavoro, mentre per i ruoli più alti viene richiesto il conseguimento di un NEBOSH Diploma.
Recentemente l’Ente nazionale italiano di unificazione UNI ha pubblicato lo standard 11720 relativo ai requisiti di conoscenza, abilità e competenza dell’HSE Manager, dove HSE sta per Health (salute), Safety (sicurezza) ed Environment (ambiente). L’obiettivo della norma è quello di supportare le organizzazioni (aziende, ma non solo) nell’individuazione delle professionalità che possano guidarle nella valorizzazione degli aspetti della sicurezza e nella loro integrazione con le strategie aziendali: la via italiana per documentare il raggiungimento di livelli di formazione superiore per i professionisti HSE.
Lo standard individua i compiti e le attività svolte due distinte figure: l’HSE manager operativo e quello strategico e, sulla base di questi, i necessari requisiti di conoscenze, abilità e competenze. Per arrivare a ciò, viene valutato il percorso di studi e proposto un percorso di formazione che definisca un profilo professionale completo, inquadrabile nel quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework, EQF), un sistema che permette di confrontare le qualifiche professionali dei cittadini dei paesi europei. Il livello EQF dell’HSE manager operativo è identificato nel 6°, corrispondente ad una laurea o a un diploma accademico di I livello, mentre l’HSE manager strategico è classificato EQF 7, ovvero laurea magistrale, diploma accademico di II livello, master universitario di I livello, diploma accademico di specializzazione.
Per un confronto con quello che è uno standard di fatto del settore, il NEBOSH Diploma è classificato al livello SCQF11 del sistema scozzese (Scottish Credit and Qualifications Framework), che corrisponde ad un EQF 6, ovvero alla laurea (cosiddetta breve) o a un diploma accademico di I livello.
È verosimile che questa qualifica possa avere successo in Italia: per quanto riguarda la possibilità che sia accettata da datori di lavoro e committenti in altre parti del mondo, questo dipenderà dall’autorevolezza che sarà possibile dimostrare in futuro, dai tecnici e dalle organizzazioni italiane che li proporranno.