Smart Working = Smart Safety?

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Si modificano le modalità di lavoro subordinato ma la sicurezza sul luogo di lavoro rimane sempre un aspetto da considerare.

Introdotto con la legge 81 del 2017, lo smart working configura una modalità di lavoro subordinato nel quale vengono meno i vincoli spaziali e orari per il lavoratore.

Ad oggi il lavoro agile è previsto in molti contratti collettivi/accordi di rinnovo che vanno dal settore alimentare, energetico, bancario, assicurativo, trasporti, telecomunicazioni e in aziende molto tecnologiche. 

Dai dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, nel nostro Paese sono oltre 300 mila i lavoratori subordinati che godono di potere decisionale nella definizione delle modalità̀ di lavoro in termini di luogo e il 36% delle grandi imprese, il 7% delle Piccole Medie Imprese e il 5% delle Pubbliche Amministrazioni hanno già piani organizzati di smart working.

Come viene declinato il TUS alla nuova modalità lavorativa?

Secondo la direttiva n. 3 del 2017 (ndr per approfondimenti) in materia di lavoro agile, in ambito di salute e sicurezza nel luogo di lavoro gli obblighi del Datore di Lavoro sono i seguenti:

  • Consegnare al lavoratore e al RLS l’informativa sui rischi e sulle misure da adottare.
  • Fornire adeguata formazione periodica in merito ai requisiti di SSL in ambiente indoor e outdoor se non ricompresi in quella prevista dal D.Lgs.81/08.
  • Assicurare che gli strumenti di lavoro forniti siano conformi a standard tecnici.
  • Assicurare che le attrezzature di lavoro siano conformi al Titolo III del TUS e alle disposizioni delle direttive di prodotto.
  • Assicurare idonea manutenzione delle attrezzature e in/formare il lavoratore sul loro utilizzo.
  • Attuare le misure secondo art.15 del D.Lgs.81/08 “Misure generali di tutela” nel caso in cui non fornisca strumenti/attrezzature da lavoro.

Per tutelare la salute e sicurezza dei tuoi lavoratori in smart working, non esitare a contattare il team Vistra.

Cambiano le modalità di lavoro ma Vistra rimane il tuo punto di riferimento!

Fonti: Punto sicuro | Lavoro.gov | Inail

La cultura e il mondo del lavoro in Italia sono pronti ad accogliere la modalità di lavoro subordinato quale lo smart working?

Dal punto di vista del lavoratore, il lavoro agile può significare soddisfazione in termini di equilibrio lavoro-vita privata ma potrebbe condurre ad un isolamento e non partecipazione alle logiche aziendali.

Dal punto di vista dei direttivi aziendali, il lavoro agile può portare ad una percezione di una perdita di controllo sull’attività lavorativa e di una mancata produttività.

E tu cosa ne pensi da lavoratore o da datore di lavoro?

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