Sicurezza sul lavoro: Audit e verifiche ispettive gestite in remoto
- Febbraio 4, 2021
- Posted by: Federico Olivo
- Categoria: QHSE Internazionale, Sicurezza
La Pandemia da SARS COV2 ha inciso profondante su molteplici aspetti della vita di molte persone e, in particolare, ha avuto degli impatti importanti anche sul mondo del lavoro.
Molte attività che, per loro natura, prevedono una maggiore possibilità di contatto fisico o di vicinanza tra le persone, sono state particolarmente colpite e, ancora oggi, non è del tutto chiaro prevedere quale sarà l’impatto complessivo. Probabilmente solo nella seconda metà del 2021 sarà possibile iniziare a raccogliere dei dati e comprendere appieno l’impatto di questo evento planetario.
Esistono, è vero, anche dei settori che hanno tratto beneficio o che sono stati toccati solo parzialmente da questi eventi. Si può fare riferimento al settore del delivery, l’e-commerce, alcuni operatori nel settore alimentare, molti protagonisti del settore ICT e delle piattaforme per la comunicazione in remoto.
I fattori che hanno inciso sulle attività
Molte di più sono le attività che hanno subito un effetto negativo da questa pandemia. In generale, senza considerare gli impatti sociali e le abitudini di vita delle persone, ma limitandoci a valutare il mondo del lavoro, le attività produttive e di servizi, sono due i fattori che sicuramente hanno inciso di più:
1. La velocità del cambiamento
2. L’incertezza degli scenari
La pandemia è arrivata in modo relativamente veloce, certamente più veloce rispetto alla velocità normale del cambiamento delle organizzazioni pubbliche e private.
Se ci pensi, in realtà, viviamo in un costate cambiamento, “panta rhei”, tutto scorre, niente rimane uguale, ma la velocità in cui questo accade è determinante.
In questo senso anche considerando insiemi omogenei di organizzazioni per settore non troviamo gli stessi effetti causati dai cambiamenti agli scenari economici per la Pandemia. I fattori che possono determinare questo effetto sono certamente molteplici ma sarebbe semplificativo immaginare che solo chi aveva grandi risorse finanziarie, ovvero le “spalle coperte”, abbia potuto far fronte alla situazione o addirittura trarne vantaggio.
In realtà l’elemento determinate è la capacità di adattamento e di cambiamento, la capacità di saper leggere e anticipare, se possibile, i cambiamenti del mercato.
Se si riesce ad anticipare i cambiamenti, si trova un vantaggio nel cambiamento stesso. Se lo si comprende, ci si adatta e si sopravvive. Se invece lo si subisce, se cambi più lentamente di come cambia il contesto, allora lo percepisci come una crisi, perché il tuo modello non è più adatto al contesto in cui operi.
Certamente il cambiamento portato dalla Pandemia è stato così veloce e impattante che ha estremizzato questa situazione, ma sono certo che hai in mente alcuni esempi di chi ha avuto l’idea geniale, di quello che, anche nei settori più colpiti, ha saputo trasformarsi nel modo giusto per affrontare la crisi.
Un secondo elemento è l’incertezza.
Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare molto di VUCA: acronimo che sta per Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity.
Non è solo un repentino cambiamento, ma anche la proiezione in uno scenario di forte incertezza che ha alimentato la crisi in molti settori.
Sono certo che avrai pensato alla pantomima delle autocertificazioni o alla lotteria dei colori delle varie zone. Effettivamente le caratteristiche ci sono tutte: Volatilità, Incertezza, Complessità, Ambiguità.
Come Vistra ha riprogettato i propri servizi
Vistra si occupa di QHSE a livello internazionale, ad oggi ha lavorato in più di 60 paesi e supporta le maggiori aziende italiane in molteplici progetti. Se può essere di consolazione, possiamo testimoniare una situazione molto diffusa a livello internazionale e non limitata alla povera e bistrattata Italia.
La nostra storia ci ha sempre visti come una realtà snella e dinamica, pronta a rincorrere nuove sfide ed a lanciarsi su nuovi progetti. Alle volte questo ci è costato, perché implica dispersione di energie e anche qualche insuccesso, ma ci è stato di aiuto in questo caso specifico.
Sin dai primi lockdown, a marzo 2020, ci siamo impegnati per riprogettare i nostri servizi, per cercare di immaginare il futuro e capire come avremmo potuto plasmare la nostra operatività sui nuovi scenari.
Alcuni servizi, come ad esempio la Sicurezza sul Lavoro, sono caratterizzati da una serie di attività che sono abitualmente erogate in presenza:
- Formazione
- Sorveglianza
- Audit
- Misure strumentali
- Valutazione dei rischi
Se ci pensi è una situazione paradossale: da un lato c’è una nuova potenzialmente forte richiesta di assistenza relativa all’applicazione dei protocolli per il contenimento della diffusione del contagio, dall’altro una forte limitazione alle tradizionali modalità con cui siamo abituati a relazionarci proprio per questo tipo di servizi.
Abbiamo attivato velocemente una serie di servizi specifici cercando di sfruttare le nuove tecnologie. È stato creato un metodo di azione in remoto per la verifica e l’applicazione dei protocolli, sono ovviamente stati definiti dei nuovi processi in conformità agli stessi per l’erogazione delle attività in presenza.
Nei prossimi articoli entreremo nel dettaglio di quelle attività che continuano a richiedere la presenza fisica, come le rilevazioni strumentali o la sorveglianza in cantiere/impianto/stabilimento, dove stiamo sviluppando delle nuove possibilità anche mediante l’utilizzo di droni.
Rispetto alla formazione l’utilizzo delle più svariate piattaforme ci ha consentito di erogare la FAD: la Formazione a Distanza, sempre in conformità agli accordi Stato-Regioni per garantire la tracciabilità e la presenza dell’interlocutore. Ma la soddisfazione più grande deriva forse dalla riprogettazione delle sorveglianze e degli audit in remoto.
In questo caso probabilmente le tecnologie erano già presenti ma, forse per convenzione e per resistenza al cambiamento, era difficile immaginare un Audit eseguito in remoto.
In realtà progettando con cura le modalità organizzative e grazie alla collaborazione dei clienti, è stato possibile sperimentare con successo l’erogazione di verifiche ispettive e sorveglianze operando direttamente dalla nostra sede anche a migliaia di chilometri di distanza, in paesi non solo distanti ma addirittura con fusi orari completamente diversi.
Attraverso un ragionato utilizzo di videoconferenze e, in molti casi, di dispositivi mobili oramai a disposizione di tutti, è stato possibile guidare il cliente in una ispezione documentale e dei luoghi di lavoro anche molto accurata e senza particolari limiti rispetto ad un’attività svolta in presenza. Certamente persistono delle differenze e dei limiti, ma sono emersi anche dei vantaggi significativi che è nell’interesse di tutti mantenere per il futuro.
In particolare la possibilità di eliminare attività e costi senza valore aggiunto, come i costi ed i tempi di viaggio hanno aperto le porte verso una nuova dimensione, una nuova visione sulle possibilità di erogazione dei servizi in remoto. È molto probabile che a valle di questa esperienza molto dura che tutti siamo stati costretti a vivere, sia dal punto di vista personale che delle organizzazioni, si troveranno dei nuovi punti di equilibrio e delle nuove ottimizzazioni che consentiranno di affrontare con maggiore competitività gli scenari di mercato.
L’erogazione di audit e sorveglianze in remoto è possibile ma richiede alcuni accorgimenti pratici ed organizzativi per essere pienamente efficace. Se ritieni utile sperimentare questa nuova modalità non esitare a contattarci.
Vistra è pronta ad accettare nuove sfide ed affiancarti verso modalità nuove, sicure e più efficienti anche nei servizi per garantire la sicurezza sul lavoro di tutti i collaboratori della tua organizzazione.
Vistra è in grado di supportare le aziende italiane in tutto il mondo per le problematiche di Qualità, Sicurezza sul Lavoro ed Ambiente.
Se vuoi approfondire l’argomento, guarda il video.