Come presidiare i progetti all’estero in COVID ERA?
- Maggio 10, 2021
- Posted by: Andrea Martini
- Categoria: Formazione, Globalizzazione, QHSE Internazionale, Sicurezza
L’impatto della Pandemia è stato particolarmente rilevante per i progetti di rilevanza internazionale.
È già molto difficile poter fare delle previsioni su un territorio limitato, come abbiamo potuto sperimentare in un susseguirsi di ordinanze, chiusure e riaperture, zone rosse e limitazioni alla circolazione. Quando un progetto ha rilevanza internazionale abbiamo a che fare con la somma delle imprevedibilità e delle limitazioni che possono insistere sui vari territori e nella libera circolazione tra questi.
Abbiamo purtroppo assistito a una crescente difficoltà in questo senso per molti nostri clienti impegnati in importanti progetti a livello internazionale.
La realizzazione di impianti siderurgici, di importanti infrastrutture, di impianti per le energie rinnovabili o nei progetti Oil & Gas richiedono spesso la partecipazione di maestranze e di forniture che ormai hanno un respiro globale.
Molti progetti sono stati semplicemente rinviati di qualche mese ma, dopo l’illusione di una rapida uscita nell’estate del 2020, tutti hanno dovuto fare i conti con la realtà: per l’uscita dalla Pandemia c’è da aspettarsi la fine del 2021.
Cosa fare dunque per i progetti in corso o per quelli che non è possibile rimandare ulteriormente?
Mai come in questi anni si è compreso il significato della clausola “per causa di forza maggiore”.
Tuttavia, con fatica e con aggravi organizzativi ed economici, si sono trovate le strade per procedere.
Come abbiamo agito noi del team Vistra?
Anche il team Vistra ha dovuto fare i conti con questa “nuova normalità” e con le forti limitazioni agli spostamenti dei diversi membri dei team QHSE per il supporto ai progetti internazionali.
La soluzione che abbiamo trovato è una ricalibrazione dell’utilizzo delle risorse. Questa strategia però è stata possibile solo grazie all’esistenza di un importante rete di contatti a livello mondiale nel settore QHSE.
Negli ultimi 12 anni abbiamo lavorato in oltre 60 paesi in tutto il mondo e abbiamo dovuto costruire una rete di partnership per poter offrire un supporto completo ai nostri clienti, un team misto italiano e locale, capace di capire le esigenze del cliente e degli obblighi previsti dalle leggi del nostro paese ma anche di conoscere i requisiti locali.
La tipologia stessa di lavoro ci ha spinti a sviluppare nel tempo delle tecniche di ricerca e qualifica di partner e consulenti competenti ed affidabili per una pronta risposta ai bisogni del cliente.
Per questo motivo non ci siamo trovati in particolare difficoltà rispetto alle limitazioni imposte dalle misure di contenimento alla diffusione della pandemia.
La testimonianza di Andrea Martini
Andrea Martini, CEO di Vistra e responsabile delle operations a livello internazionale, ci porta il suo punto di vista:
“L’impatto sull’attività a livello internazionale è stato notevole. Ci siamo mostrati pronti e reattivi, nel trovare delle soluzioni alternative che potessero soddisfare le esigenze dei nostri clienti, ma alle volte non è bastato. La ricalibrazione delle proposte di supporto mediante team locali è una soluzione ottimale per le esigenze QHSE del cantiere e di impianto, soprattutto se i consulenti che operano on site possono contare sul supporto della casa madre in Italia, per ogni esigenze specifica. Il supporto offerto da Vistra tramite l’ufficio tecnico e la propria Academy si sono dimostrati spesso un’arma vincente per fronteggiare le nuove difficoltà. Il problema principale è che ci sono molte altre risorse che devono portare il loro contributo per il prosieguo dei progetti internazionali e, nonostante le nostre soluzioni in ambito QHSE, spesso i clienti hanno dovuto fare i conti con problematiche logistiche delle merci o delle altre maestranze tecniche. Prevediamo un cambiamento di rotta nell’ultimo trimestre 2021 o, sicuramente, a partire dal 2022.”
Anche in questo caso, tuttavia, possiamo ipotizzare che le nuove modalità organizzative cui siamo stati costretti dalle limitazioni alla circolazione lasceranno traccia anche dopo la tanto attesa fine della pandemia.
L’utilizzo di risorse locali per la gestione dei processi QHSE nei progetti internazionali delle organizzazioni italiane presenta normalmente dei potenziali rischi come ad esempio:
- Affidabilità della risorsa
- Effettiva competenza
- Gap culturale
- Gap linguistico
- Conoscenza da parte del tecnico delle policies, delle prassi e delle procedure del cliente
Tuttavia un’organizzazione strutturata che collabora già da tempo con le risorse locali può rappresentare la soluzione ideale. Ecco cosa ne pensa Andrea Martini:
“Affidarsi a Vistra consente di avere un referente che da un lato conosce bene le leggi e le normative del nostro paese ed è in grado di mitigare le differenze linguistiche e culturali e dall’altro integra il gap di conoscenze con degli esperti locali in materia di QHSE e risolve tutte le criticità connesse con la mobilità. Il rapporto con l’headquarter gestito in modo organizzato e strutturato è l’elemento che fa la differenza, assieme a un processo di qualifica, selezione e training affinato negli anni che ci consente di costruire delle soluzioni affidabili e di alto valore da mettere a disposizione del cliente.”
Vistra è in grado di supportare le aziende italiane in tutto il mondo per le problematiche di Qualità, Sicurezza sul Lavoro ed Ambiente.
Se vuoi approfondire l’argomento, guarda il video.