KOSMOS by MIT srl per una gestione intelligente dei rifiuti
- Agosto 27, 2020
- Posted by: Nicole Dubini
- Categoria: Sicurezza
L’emergenza sanitaria dovuta al virus SARS-CoV-2, agente eziologico della malattia denominata COVID-19 (Coronavirus Disease 19) obbliga i Datori di Lavoro a adottare, nei propri ambienti di lavoro, una serie di misure organizzative, preventive e protettive.
Alcune di queste misure sono stabilite dai vari DPCM emananti dal Governo Italiano (i più recenti sono i DPCM datati 11/06/2020 e 14/07/2020), altre sono previste nel “Protocollo Condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, integrato e aggiornato in data 24 aprile 2020, altre ancora sono indicate nelle circolari e nei rapporti del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Tra queste misure una delle più rilevanti è senza dubbio l’uso di adeguati DPI (Dispositivi di Protezione Individuale). In particolare, di estrema importanza è l’uso dei guanti e della mascherina chirurgica, non solo negli ambienti di lavoro ma anche per il pubblico laddove non possa essere rispettata la distanza interpersonale di sicurezza raccomandata.
Guanti e mascherina chirurgica sono, comunque e nella maggior parte dei casi, monouso e a questo punto una domanda può sorgere spontanea: come gestire e smaltire i DPI utilizzati?
In particolare, lo smaltimento di DPI monouso utilizzati nei luoghi di lavoro viene chiarito all’interno del “Rapporto ISS COVID-19 n. 26/2020”: questo documento informa che tali dispositivi andranno riposti in un sacchetto chiuso e gettati in un contenitore dedicato, differente dai contenitori destinati ai rifiuti comuni. I “rifiuti COVID”, che possono comprendere i DPI usati, fazzoletti usati e/o altro materiale verosimilmente contaminato, dovranno essere poi smaltiti come normali rifiuti urbani indifferenziati. a meno che i materiali sopra elencati non siano stati in contatto con casi accertati o dubbi di COVID-19. In quest’ultimo caso, invece, i materiali e i DPI utilizzati andranno smaltiti come rifiuti speciali, analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo.
La consapevolezza del corretto smaltimento dei rifiuti e la prevenzione di possibili problemi che una loro gestione impropria può comportare, sono temi attuali e di assoluta importanza nella società odierna.
Quindi quanto è importante prevenire la proliferazione di contaminazioni generate da agenti patogeni potenzialmente presenti nei rifiuti, soprattutto in questo particolare momento di emergenza sanitaria? Quanto è importante ridurre l’inquinamento odorigeno per mantenere la salubrità dei luoghi in cui viviamo?
E se ci fosse un contenitore che fornisse una soluzione a entrambi questi problemi?
Per MIT srl, azienda tra i primi produttori europei di forni e impianti specializzati che utilizzano energia termica, infrarossi e/o ultravioletti, il lockdown è stato il momento per ripensare al problema igienico legato ai rifiuti che possono essere contaminati sia da virus, sia da una pluralità di agenti patogeni come batteri, muffe, infestanti e odorigeni.
Grazie all’ingegno dell’ing. Alessandro Sonego è stata progettata e brevettata una linea di Bio Inertizzatori, unici nel mercato, perfetti per aziende e comunità, luoghi dove vi è scambio di merci e presenza di persone.
I bio inertizzatori sono dei contenitori sanificanti che grazie a un processo igienizzante ad UVC e ozono permettono la disinfezione di virus e batteri e l’inertizzazione degli odori e delle muffe, raggiungendo anche le parti più interne di ogni tipo di rifiuto.
Il bio inertizzatore Kosmos, infatti, può essere utilizzato sia per lo smaltimento di dispositivi di protezione monouso in TNT (mascherine, guanti, cuffie, rifiuti COVID-19) sia per qualsiasi tipologia di rifiuto umido, secco o differenziabile che può essere stato contaminato (come contenitori, imballaggi di bibite, cibi, pannolini).
Ideale anche per alberghi, negozi di parrucchieri, lavanderie, Kosmos può servire da contenitore per l’accumulo e primo deposito di tovaglie, asciugamani, camici o altri oggetti usati: questi possono qui venire così igienizzati prima di passare alle successive fasi di lavaggio.
In sintesi, KOSMOS:
- è un dispositivo nato per rispondere alle linee guida emesse dall’Istituto Superiore di Sanità in relazione alla gestione dei rifiuti;
- adotta tecnologie già note per la sanificazione e la disinfezione (UVC e ozono) per cui c’è ampia documentazione scientifica;
- rientra nei dispositivi per cui è previsto il credito di imposta al 60% ottenendo così un beneficio fiscale per mettersi in sicurezza con la gestione rifiuti;
- è un custode di immondizia, non solo Covid, permettendo nel contempo il mantenimento nel tempo del rispetto delle norme precauzionali di prevenzione dei rischi.
Costruito interamente in acciaio inox, Kosmos è disponibile in due versioni:
- con 1 sacco da 110lt;
- con 2 sacchi di raccolta, ciascuno con capienza 110 lt.
Grazie alla sua particolare struttura in acciaio e alle sue linee e rifiniture morbide, Kosmos si integra perfettamente nell’arredamento nel quale viene inserito. Inoltre, essendo stabile e robusto il suo coperchio può fungere da pratico e solido ripiano. Quindi non si spreca spazio!
Grazie a Kosmos da oggi si può vivere in un ambiente più salubre.